Il nuovo polo universitario di Teramo si estende per circa 33 mila metri quadrati, su un’area di circa 270 mila e ospita alcune Facoltà (Giurisprudenza e Scienze Politiche) e i servizi generali (biblioteca, segreteria generale e amministrativa, sala congressi, centro polisportivo ecc.).
Il progetto si distingue per il tipo di inserimento nel territorio e per un’impostazione che consente lo sviluppo per fasi: sfruttando in chiave positiva il forte pendio e l’irregolarità del suolo, è stato creato un complesso a elementi architettonici separati, bassi e distribuiti orizzontalmente seguendo la conformazione dell’area, con il fronte a valle non più alto di tre piani e una sezione trasversale a gradoni che segue l’inclinazione naturale del suolo.

Fatta eccezione per la biblioteca, concepita come punto di riferimento del complesso e per questo collocata in posizione emergente su di un dosso centrale, gli edifici non presentano caratteristiche monumentali o un’individualità architettonica aggressiva, ma trovano un loro significato e un valore soprattutto nell’essere parti un sistema complesso di spazi e di percorrenze destinati alla vita della comunità universitaria. L’impresa Savini è stata impegnata nella realizzazione della nuova sede della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo costituita dall’edificio didattica, in cui sono previste n. 53 aule, n. 10 laboratori, oltre a n. 117 uffici per docenti e un’autorimessa da 101 posti auto e dall’edificio presidenza, costituita da uffici in cui è prevista anche la realizzazione di un Centro Elaborazione Dati e n. 3 sale riunioni da 100, 60, 30 posti.