L’impianto idroelettrico di Karahnjukar, situato a circa 90 km a sud ovest dalla città di Egilsstadir, nella regione orientale del paese, è attualmente il più importante progetto realizzato in Islanda. L’obiettivo principale del progetto è la raccolta delle acque di ghiacciaio del fiume Jokulsa a Dal nell’invaso Halslòn, e il successivo trasferimento delle stesse per alimentare una centrale in sotterraneo di 690 MW di capacità totale, che costituisce l’oggetto di un altro contratto. L’energia elettrica prodotta sarà utilizzata per il funzionamento del più grande impianto (oltre 350.000 ton/anno) di produzione d’alluminio del paese. La realizzazione porterà alla Società Elettrica Nazionale Landsvirkjiun un incremento della produzione del 60 per cento, venduta alla ditta americana Alcoa AA.N. proprietaria di una fonderia da 322.000 tonnellate.
Per alimentare la diga sono stati deviati due dei tre più importanti fiumi che scendono dal ghiacciaio più grande dell’Europa: il Vatnajokull. Oggetto del contratto KAR-11 è stata la costruzione di una diga in roccia con paramento di monte in calcestruzzo, alta 193 mt, lunga in cresta circa 730 mt e con un volume di 8,5 milioni di metri cubi di roccia. Il paramento di monte, in calcestruzzo, ha uno spessore variabile da 400 a 600 mm per un volume totale di circa 42.800 mc. La diga forma un invaso di 2,1 miliardi di metri cubi d’acqua e costituisce la più grande diga mai costruita in Islanda ed una delle più alte nel mondo, nel suo genere. La zona di imposta della diga è situata in un canyon profondo 70 mt e largo 50 mt, con pareti notevolmente scoscese. La diga è stata costruita partendo dalla base, in bande di 15 mt di larghezza, utilizzando una cassaforma scorrevole continua. E’ stato realizzato il consolidamento delle fondazioni della diga oltre a schermi d’iniezione sia sulle spalle sia sulle fondazioni. Tali lavorazioni hanno richiesto 81.500 mt di perforazioni e oltre 3.500 tonnellate di cemento per iniezioni. Per collegare il paramento alla fondazione, si costruisce un plinto continuo in calcestruzzo armato, a piede diga e per tutta la larghezza del canyon; la sua struttura a “V” ha una geometria varia e complessa, prevalentemente trapezoidale, con altezza variabile da 47 mt (in corrispondenza delle spalle) a 37 mt nel centro e spessore medio compreso tra 10 mt e 18 mt. All’interno della struttura sono state create due gallerie per le iniezioni di consolidamento delle spalle diga e la creazione del diaframma di impermeabilizzazione della diga con iniezioni di consolidamento profonde. Il volume
complessivo di calcestruzzo è di 47.000 mc. E’ da notare che direttamente a contatto con la parete interna del plinto è stato gettato un strato di calcestruzzo, di tipo RCC, con la precisa funzione di rendere più massivo tutto l’insieme e di impedire gli assestamenti del paramento soprastante nel canyon / plinto di fondazione.
Il volume complessivo dello strato è di circa 30.000 mc. Le opere di deviazione del fiume prevedono le seguenti strutture: Galleria T1, lunga 764 mt e di diametro di 6,00 mt, interamente scavata con metodologia tradizionale.
Un tratto di circa 540 mt di galleria sarà rivestita in calcestruzzo; Galleria T2, non rivestita, lunga 845 mt e con diametro di 9,00 mt, interamente scavata con metodologia tradizionale; Tura di monte, alta circa 35 mt e con un volume di roccia di 55.000 mc; Tura di valle in RCC - Rolled Compacted Concrete (altezza 15 mt, vol. 30.000 mc. Lo scarico di fondo è formato da un pozzo verticale, alto 60 m e del diametro di 5 m, che s’innesta sulla galleria T1. E’ stato costruito inoltre uno sfioratore laterale (capacità di scarico 2.300 mc/sec), in sponda sinistra, costituito
da una soglia sfiorante, un canale di raccolta di 350m ed un trampolino di restituzione. Nella realizzazione verranno impiegati 178.050 mc di calcestruzzo e 8.455.000 mc di rilevati diga in roccia.